TERMO – Compensi azzerati per tutti gli amministratori, taglio della giunta a cinque componenti con un limite massimo di due mandati per l’esecutivo e il dimezzamento già dal 2015 dei diritti annuali pagati dalle aziende iscritte. Sono questi alcuni degli undici punti indicati dal presidente Api Teramo, Alfonso Marcozzi, nella lettera inviata a imprenditori e associazioni di categoria della provincia in vista del rinnovo, a febbraio, degli organi della Camera di Commercio per i prossimi cinque anni. Nella lettera Marcozzi denuncia i “ritardi di una provincia incapace di fare sistema, di offrire infrastrutture e servizi della pubblica amministrazione”. Tutte limitazioni che ostacolano “la vivacità imprenditoriale” e pesano “sui risultati di tanti imprenditori e lavoratori e si traducono in costi per la collettività”. Di qui la richiesta di una riorganizzazione della Camera di Commercio, “l’unico organo governato dagli imprenditori”, per trasformarlo in un ente in grado di “sostenere davvero la nascita e lo sviluppo delle imprese”. Tra le altre priorità individuate dal presidente dell’associazione delle piccole e medie industrie, ci sono l’accorpamento volontario con altri enti camerali abruzzesi, la dismissione delle partecipazioni non funzionali la ristrutturazione dei costi di gestione, un focus solo sui progetti rilevanti per le categorie economiche coinvolte e la razionalizzazione dei servizi puntando sulla digitalizzazione.
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